Studio argentino individua anche le differenze di genere
L'uso di anfetamina in gravidanza (nell'ultima fase di gestazione) può far male al feto. Infatti, in età adulta, può portare a gravi conseguenze. E' quanto emerge da uno studio delle Università argentine di Cuyo e di Cordoba, che è stato fatto sui ratti e che fa notare anche differenze di genere. Secondo quanto rilevato, infatti, le cavie femmine esposte alle anfetamine in gravidanza hanno mostrato una maggiore tolleranza all'effetto stimolante in età adulta, rispetto ai maschi, risultati più sensibili. Commenta Marta Soaje, una delle coordinatrici dello studio, come "questi risultati indicherebbero una risposta differenziale dipendente dal sesso, in cui gli steroidi sessuali svolgono un ruolo importante". "Anche se non esaustivamente dimostrati - aggiunge - ci sono effetti a lungo termine sul comportamento e sulla capacità di apprendimento per i bambini esposti", alle anfetamine in fase prenatale. L'analista conclude dicendo come sia stato dimostrato come l'esposizione alla metanfetamina in gravidanza sia associata a una diminuzione delle dimensioni delle aree sottocorticali nel del cervello del neonato.
fonte: ansa
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